Dopo le sentite lamentele di molti appassionati dell’overclock sulla mancata possibilità di overclockare il bus delle CPU Sandy Bridge, sembra che Intel voglia in qualche modo farsi perdonare.
Secondo il noto portale VR-Zone, vista l’impossibilità ormai di spostare il clock generator dal chipset alla CPU, Intel potrebbe ricorrere a dei divisori interni, ottenendo diversi step di frequenza. Ricordiamo che Ivy Bridge Ivy costituirà soltanto un aggiornamento del processo produttivo di Sandy Bridge e pertanto, non sarà possibile stravolgere la piattaforma LGA 1155 per accontentare quella stretta fascia di utenti dedita all’overclocking. A tal proposito è bene ricordare che le attuali schede madri dovrebbero essere già compatibili con le CPU Ivy Bridge, e molte aziende stanno già fornendo compatibilità con il futuro standard PCI-Express 3.0, disponibile con la nuova generazione di CPU a 22nm.
Tornando all’overclock del base clock, i rumors sostengono che potrebbe essere implementato un tuning a step di +/- 5 MHz, oppure potremmo assistere ad un ritorno alle vecchie frequenze di 133 e 166 MHz, ben note ai tempi dei primi Pentium, magari con l’aggiunta di qualche step intermedio. C’è da chiedersi inoltre se questa nuova modalità di overclock potrà essere sfruttata nelle attuali schede madri P67 e Z68, semplicemente con un aggiornamento del BIOS, oppure sarà disponibile soltanto con i nuovi chipset della serie 7 (Z77 e Z75).
Altro aggiornamento che dovremo aspettarci è la compatibilità con RAM di frequenza maggiore. Il divisore DDR-2400, già implementato in molte schede madri, sarà molto probabilmente sfruttabile nelle nuove CPU.
Il lancio di Ivy Bridge è previsto circa per Gennaio 2012, quindi la risposta definitiva a queste domande è ancora lontana.
Leonardo Angelini
Redazione XtremeHardware