L'Intel Core 2 rappresenta contemporaneamente una rivoluzione rispetto alla precedente generazione di CPU Pentium 4 e un ritorno al passato per l'abbandono della tecnologia Netburst che porta questa nuova generazione di chip a riprendere un discorso che si era protratto fino al Pentium III ed era continuato - peraltro con ottimi risultati - nei chip della serie mobile.
La nuova CPU quindi presenta un doppio core con una cache L2 in comune con tagli da 2-4 MB. La pipeline di calcolo è stata molto ridotta imponendo una diminuzione di frequenze operative ma una maggiore efficienza rispetto alla soluzione precedente. Sono state infine introdotte molte ed estese migliorie di lavoro soprattutto con un occhio di riguardo alla gestione delle memorie (Intel adotta la soluzione del controller di memoria separato nel Northbridge) e ai consumi di corrente.
I tagli con cui verrà offerta la nuova CPU saranno molto interessanti dal punto di vista costo/prestazioni: infatti il modello di punta (2.93 GHz) si differenzierà da quello che presumibilmente sarà quello di maggiore diffusione (2,4 GHz) essenzialmente solo per la frequenza, e considerando che queste CPU hanno già dato ottime prove di tolleranza all'overclock (anche grazie ai consumi ridotti), ci si aspetta un accoglienza sul mercato estremamente positiva.
Infine per le prestazioni, dai primi test in rete risulta una superiorirtà in fatto di prestazioni abbastanza evidente che permette al modello medio del Core2 di essere alla pari o superiore anche al modello di punta del rivale. Trovate una interessante recensione del nuovo core a questo indirizzo.
Per Intel non sono però tutte rose e fiori. Contemporaneamente al rilascio del prodotto che presumibilmente rappresenta la più imponente "controffensiva" sul mercato che Intel abbia mai effettuato, la casa ha comunicato anche il licenziamento di 1000 dirigenti a livello mondiale, che rappresenta l'inizio di una profonda ristrutturazione interna per portare la casa ad essere più competitiva rispetto alla sfida lanciata anche commercialmente in questi anni da AMD.
La motivazione del licenziamento, spiega il portavoce di Intel, è determinata dall'esigenza di una generale ristrutturazione dal punto di vista dei costi e da una riorganizzazione a livello manageriale per rendere più competitiva la catena decisionale della casa.
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Fonte: News3d.