La settimana scorsa AMD fu accusata di aver infranto tre brevetti dell'azienda Opti incentrati sulle tecniche che il microprocessore utilizza per predire i requisiti d'accesso alla memoria cache.
È un caso raro vedere AMD coinvolta in beghe legali, tuttavia Opti sembra aver lanciato una moda, perchè anche MicroUnity Systems Engineering è passata all'attacco: al centro della diatriba vi sarebbe la tecnologia 3DNow!, additata di aver infranto una dozzina di brevetti. L'azione legale, depositata in Texas, comprende processori attuali, passati e persino futuri.
MicroUnity è già salita alla ribalta delle cronache per aver portato in tribunale Intel nel marzo del 2004. In quell'occasione l'azienda rivendicava la violazione di sette brevetti delle CPU con supporto all'HyperThreading e con le prime due versioni delle librerie SSE.
La conclusione di quella causa, nell'estate del 2005, vide Intel risarcire MicroUnity con 300 milioni di dollari.
Fonte: TomsHardware