Il messaggio maligno contiene il testo "Check up this" e include un URL che punta al file file_01.exe: se aperto, quest'ultimo apre una backdoor nel sistema e tenta di scaricare altri programmi dannosi. Websense sottolinea però che il trojan non sfrutta alcuna vulnerabilità di Skype, ma utilizza il sistema di instant messaging del celebre software di comunicazione esclusivamente come vettore di diffusione.
SecureWorks dà invece notizia di un nuovo malware per Windows di origine russa capace di sottrarre dati sensibili agli utenti e inviarli, di nascosto, a diversi IP registrati in Russia.
Il malware, chiamato Gozi, si diffonde per email e si distingue dalla massa degli altri cavalli di Troia perché implementa tutta una serie di meccanismi di attacco vecchi e nuovi, alcuni anche molto sofisticati: ad esempio è in grado di rubare dati SSL utilizzando le funzionalità avanzate della libreria Winsock2, si basa su di un'architettura altamente modulare, è in grado di diffondersi attraverso numerose falle di Internet Explorer, è capace di rendersi invibile a molti scanner antivirus, e può collezionare tutta una serie di informazioni sull'utente per poi inviarle, criptate, verso vari sistemi in ascolto.
Fonte: PuntoInformatico