Da qualche giorno YouTube offre la possibilità di associare una licenza Creative Commons 3.0 a qualunque video caricato sui propri server.
Sotto il nome di “licenza Creative Commons” (CC) si celano diverse condizioni di utilizzo, nel caso specifico si parla dell'opzione CC-BY (attribuzione), la quale permette di distribuire, modificare, creare derivati dell'originale anche a scopi commerciali, a patto che venga attribuita la paternità dell'opera all'autore (ad esempio con un link che punta all'originale).
Come i più informati sapranno CC propone sei diverse licenze, la scelta di YouTube di implementarne solo una non deve allarmare, infatti questo risulta essere solo il primo passo verso una futura, graduale, quanto completa integrazione.
Non rendere disponibile fin da subito la totalità delle licenze serve, secondo YouTube, per semplificare l'utilizzo ai meno esperti, permettendo loro di impratichirsi e informarsi riguardo questa valida alternativa alla scelta classica.
Ricordiamo che anche Wikipedia, la nota enciclopedia libera multilingue, usa una licenza Creative Commons (precisamente la CC-BY-SA, attribuzione - condividi allo stesso modo) per rendere i contenuti aperti al proprio pubblico.
Stefano Clapis